Durante il mio viaggio negli Stati Uniti, nel 2013, sono stata ospitata da due persone straordinarie, Lino Stanchich e la moglie Jane. Lino opera nel campo della macrobiotica da oltre cinquant’anni. La sua ricerca sul cibo è iniziata quando, poco più che quarantenne, egli venne a conoscenza di avere una condizione fisica così debole da poter prevedere che la sua vita non procedesse ancora per più di due o tre anni. Lino non conosceva ancora la macrobiotica, però iniziò a cercare, tra le varie medicine, quella che potesse allungargli la vita. Voleva vivere. Il destino lo portò a conoscere Michio Kuschi, che della macrobiotica fece la sua missione, e che salvò diverse vite umane. Tra i suoi insegnamenti, quello che mi risulta ad oggi più difficile da mantenere è quello che dovrebbe essere il più semplice: masticare. Credo che questo racconto vi chiarirà qualche dubbio. Nel 1949, alla sola età di 17 anni, Lino venne catturato in frontiera, mentre dalla Yugoslavia cercava di scappare in Italia, e condannato a due anni di lavori forzati. La sua dieta era molto ristretta: un caffè di cicoria e un panino per colazione, una tazza di zuppa d’orzo e fagioli a pranzo, e lo stesso a cena. Le porzioni erano talmente misere che si sentiva sempre affamato e debole. Fortunatamente, una volta al mese poteva ricevere un pacco da casa. Lino chiese a sua madre di mandargli solo cipolle, sale e pane secco. Sapeva che nessuno avrebbe rubato un pacco con un contenuto simile. Al contempo, questo cibo, con qualche bicchiere d’acqua, lo faceva sentire sazio. Ancora non conosceva i principi della macrobiotica, e senza saperlo, si nutriva di alimenti Yang, che gli davano forza fisica e mentale. Inoltre, si ricordò delle parole di suo padre, che era stato nei campi di concentramento tedeschi. Egli aveva scoperto quanto fosse importante masticare anche l’acqua, e masticando molto ogni (misero) boccone per farlo durare più a lungo, si sentiva più forte ed aveva perfino più caldo. “Se mai ti succedesse di sentirti debole, raffreddato o malato, mastica ogni boccone 150 volte o più”, così gli aveva detto. E Lino masticava ogni boccone anche più di 150 volte!Lino e suo padre sopravvissero entrambe alla prigionia, perdendo invece i loro amici.
Scommetto che se molti di voi contano quante volte masticano ogni boccone prima di ingoiarlo, si accorgerà che a mala pena arriva a 10 volte. In realtà, la vera digestione inizia in bocca. Ma non solo: la saliva è dotata di capacità “disinfettanti” (gli animali si leccano le ferite, e anche noi quando ci feriamo portiamo istintivamente la parte del corpo lesa alla nostra bocca per bagnarla con la saliva). Masticando dunque, oltre ad alleggerire il lavoro dei nostri organi interni (che non dovrebbero “masticare” il cibo, ma assimilarlo e spingerlo verso l’uscita), si svolge un’altra fondamentale funzione: trasformare il veleno in medicina. Esattamente così: masticare molto ogni boccone permette di mescolarlo con una quantità tale di saliva da ridurre gli effetti nocivi della grande quantità di cibo non salutare che spesso ingeriamo, anche senza esserne consapevoli. Masticare “molto” significa masticare ogni boccone almeno 50 volte. Personalmente, sono arrivata a masticare anche 100-150 volte ogni boccone. E’ un’esperienza assimilabile alla meditazione. Quando si mastica molto il cibo, ci si rende anche conto di quale ne sia veramente la qualità.
Fate un esperimento: mettete in bocca della carne e provate a masticarla per almeno 50 volte: con alta probabilità – considerando la qualità di carne in commercio – non ci riuscirete, anzi, avrete il desiderio di sputarla nel piatto ….
Gli alimenti veramente buoni, quelli salutari per l’essere umano, acquistano sapore proprio con la masticazione, e viceversa per quelli cattivi. Gandhi diceva: “dovete masticare le vostre bevande e bere i vostri alimenti”. Sono convinta che se prendete l’abitudine di masticare bene, a breve noterete i benefici: avrete la pancia piatta, perderete peso, sarete meno stanchi…e non potrete più farne a meno! Tuttavia, masticare lo stesso boccone per una cinquantina di volte –o più- senza mai desiderare di deglutire neppure un po di cibo non è facile: per questo durante i miei corsi di cucina macrobiotica insegno anche come masticare lungamente.
E Lino? Nel 1952 riuscì a venire in Italia con la sua famiglia, e l’anno dopo emigrarono negli Stati Uniti. Lì non c’erano problemi di cibo, però ben presto Lino si accorse degli effetti dannosi del cibo che ingeriva; e la vita vissuta, con i suoi disagi, non lo aiutava di certo. Decise così che lo stile di vita naturale, e la cura della nutrizione, sarebbero stati i suoi principali interessi. Provò molte diete: crudismo, dieta iper-proteica, dieta della frutta…ma ad oggi è ancora fermamente convinto che l’unica dieta che veramente funzioni sia quella macrobiotica. Lino mastica 150 volte ogni boccone, a colazione, a pranzo e a cena. Si alza alle 4.00, mette sul fuoco il cibo per tutta la giornata. Nel frattempo medita, passeggia, compie esercizi fisici, salta sul suo tappeto elastico…tutto questo mentre la maggior parte delle persone dormono, ma mentre l’Universo, invece, si risveglia. Lino ora ha 85 anni, è in ottima salute, ed è dotato di una forza fisica e mentale invidiabile ad un ventenne! Si occupa di trasmettere le sue conoscenze al più alto numero di persone, viaggiando anche in Europa. Mi ritengo fortunata, ed onorata di essere stata una sua allieva.
A questo link potrai vedere un simpatico video girato da me e Lino che spiega in maniera semplice ma efficace quali sono le conoscenze essenziali dell’alimentazione macrobiotica, in merito all’uso di cereali, legumi e verdure.
Durante i corsi di cucina macrobiotica viene insegnata anche “l’arte del masticare”.