Chi siamo e dove andiamo I viaggi sciamanici.
Chi sono gli sciamani? Che cosa sono i “viaggi”?
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“Gli sciamani sono giustamente considerati come esseri superiori; i loro poteri magico – religiosi trovano espressione in una estensione delle loro capacità mentali. Lo sciamano è l’uomo che sa e ricorda, cioè che comprende i misteri delle vita e della morte” (Tratto da “Nascita e Rinascita” di Micea Eliade).
Tra le pratiche che caratterizzano gli sciamani di tutto il mondo ci sono i viaggi sciamanici. Essi consistono nel fare ciò che non solo è una pratica degli sciamani, ma anche quello che è naturale per ogni essere umano: entrare in contatto con la Natura. Durante i viaggi sciamanici si viene guidati ad entrare in uno stato di coscienza tale da poter creare un contatto con gli spiriti della natura e le sue divinità che la abitano. La mente viaggia su onde theta grazie al suono dei tamburi sciamanici, e ciò permette di entrare in un profondo stato meditativo e di dare spazio alla nostra parte creativa. E’ una forma di meditazione estremamente benefica, che ci permette di entrare in contatto con il nostro sè più profondo, o con quelli che gli sciamani chiamano l’animale di potere e lo spirito guida.. Nei suoi diari, l’esploratore ed antropologo Knud Rasmussen racconta del suo viaggio, durato tre anni, nelle regioni artiche dell’America. Durante tale viaggio, egli visse in stretto contatto con le tribù degli eschimesi polari, e raccolse le esperienze degli sciamani inglulik.
Di seguito viene riportato un breve ma significativo estratto di tale diario: “Il pericolo più grande nella nostra vita sta nel fatto che il cibo umano è tutto composto da spiriti. Tutte le creature che noi dobbiamo uccidere e mangiare, tutte quelle che noi dobbiamo abbattere e distruggere per avere le loro pelli per coprirci hanno un’anima, un’anima che non perisce insieme al corpo e che perciò deve essere pacificata perché altrimenti essa si vendicherebbe su di noi per averle tolto il corpo”.